Siamo vicini al cambio di stagione e anche questa volta mi domando se conservare o eliminare dall'armadio quei capi d'abbigliamento che non ho indossato negli ultimi mesi.
L'anno scorso durante il decluttering primaverile, che coincideva con il primo duro lockdown della storia recente, decisi di usare il mio profilo instagram per regalare ai miei amici i capi in ottimo stato che non volevo più. È stato un modo per sentirmi vicino a loro nonostante le restrizioni. Non avendo sorelle ho sempre buttato e mai donato, oggi però le cose sono cambiate! La mia idea ha avuto successo e ancora oggi sono convinta che sia un modo sostenibile di amare la moda.
Fare decluttering per donare è diventata un'abitudine e soprattutto mi insegna a riflettere prima di acquistare, selezionare per bene ciò che vorrei, puntare sulla qualità e rinunciare al superfluo.
Ad incorniciare questo nuovo stile di vita ci ha pensato il libro di Marie Kondo regalatomi a Natale e che ho letto con entusiasmo condividendo molti suoi pensieri.
Oggi il mio armadio (grandissimo) risulta più ordinato, spazioso e armonioso. Io mi sento più leggera e meno in colpa, felice. Siamo ad un punto in cui pensare all'ambiente è doveroso e la consapevolezza di fare qualcosa di concreto adottando questi piccoli gesti fa bene al cuore.
Mi piacerebbe che questa pratica diventasse una filosofia di vita per tutti. E se non abbiamo persone a cui regalare i nostri vestiti esistono tanti siti e applicazioni per vendere l'usato, come Depop e Vinted che uso spesso.
Possedere meno per vivere meglio, per la salute del nostro pianeta, per limitare l’impatto ambientale di nuove produzioni scadenti.
Vi consiglio, inoltre, di guardare quei siti e negozi che vendono articoli vintage o quasi nuovi, i cosiddetti "pre-loved", parola che riassume perfettamente il senso del discorso. Dare una seconda vita alle cose che qualcuno ha scelto e amato prima di noi dicendo finalmente basta alla fast fashion.